Not a second time...

Nell’agosto del 2012 in Cina è tornato sotto i riflettori il caso dei sostituti criminali, ovvero sosia che in cambio di denaro scontano le pene al posto di altri.
Una pratica che risalirebbe almeno al 1899, quando Ernest Alabaster, studioso di diritto comparato e esperto di diritto penale cinese scrisse: “I tribunali permettono che i colpevoli reali assumano sostituti per scontare la pena detentiva. E la cosa si verifica molto spesso”.

Questa usanza secolare è tornata in auge grazie a Gu kailai, moglie dell'ex segretario della sinistra "neomaoista" Bo Xilai, condannata alla pena di morte per l’uccisione dell’uomo d’affari britannico Neil Heywood.
L’udienza è stata chiusa al pubblico, tuttavia l'emittente tlevisiva di stato Cctv ne ha trasmesso le immagini dando vita a “un giallo nel giallo”, il cui mistero riguarda l’identità stessa della donna presentatasi davanti alla corte il 9 agosto per il processo e il 20 agosto per la sentenza: era davvero Gu o era una sosia? 

C’è voluto poco perché gli internauti si mettessero a postare le foto del “prima” e “dopo” di Gu, cercando differenze fisiche come la forma delle orecchie o del viso, confrontando le istantanee del processo del 2012 con altre più datate




“Stiamo guardando la stessa donna? Ci sono voci che dicono che la donna che appare in aula è una sosia, perché che tu sia magra o grassa, la tua struttura ossea non può cambiare”. “Per favore notate gli angoli della bocca, la forma degli occhi, le borse sotto gli occhi e le orecchie, soprattutto le orecchie. Puoi appiattire le borse sotto agli occhi, ma non puoi cambiare la forma delle tue orecchie". “I politici cinesi devono pensare che siamo stupidi per pensare che si tratti della stessa persona”. "Gu Kailai ha una anti-elice molto prominente (…) le foto della donna al processo non sembran mostrare questo".

Alcuni di questi commenti potete trovarli on-line.
Ma sono solo alcuni delle considerazioni che si possono leggere in rete; qualcuno ha detto che le sopracciglia di Gu in foto precedenti erano più arcuate, altri hanno detto che lei non avrebbe mai lasciato sbottonata la sua giacca come invece dimostrano le immagini del processo. 

A questi si sono sommati i giornali.
E da Hong Kong l’Apple Daily ha persino dato un nome alla controfigura, Zhao Tianyun, scrivendo che sarebbe stata indicata dalla moglie del premier Wen Jiabao. 
Il Financial Times ha chiamato in causa due esperti di software per il riconoscimento facciale secondo i quali la Gu del processo non poteva assolutamente essere la Gu che appariva nelle fotografie precedenti all’omicidio. 
Persino la sorella adottiva di Gu, Yu Shuqin, ha avvallato la teoria della sosia dichiarando che "non importa quanto grassa diventi una donna, la forma delle sue orecchie non cambierà mai". 

Ad alimentare il sospetto mosso dai social network il fatto che i termini “doppio”, “sosia” e “somigliante” uniti alla parola GU sono state bandite dai motori di ricercaAl posto dei risultati appare il seguente messaggio: “Alcuni dati non sono visibili per limitazioni legali”

Vi ricorda qualcosa tutto questo?
Vero o meno che Gu abbia utilizzato una controfigura, a me ricorda molto il modo in cui è stato vissuto il connubio tra la scienza e il PID (blocco dei motori di ricerca a parte). Con la differenza che, grazie ad anni e anni di telefilm come "CSI" e articoli come quello apparso su Wired, all’oggi ci sentiamo tutti un po’ più esperti sui riconoscimenti facciali.
E siamo molto, molto più veloci a trasmettere le nostre opinioni tramite internet.