Every little (hidden) thing

Indizi sulla morte di Paul McCartney sarebbero contenuti nelle copertine degli album dei Beatles, nella loro musica (a volte nei testi delle loro canzoni, a volte nascosti in sussurri, rumori confusi o riconoscibili facendo scorrere la musica al contrario) e nelle immagini di tipo video. 

Quello che segue non è un elenco completo degli indizi che sarebbero stati disseminati dai Fab4 nelle loro opere, ma mira a darvi una panoramica generale dell’argomento trattato.
Tuttavia esistono innumerevoli siti dedicati all’argomento, alcuni dei quali vi sono suggeriti in questo blog da link. 

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THAT MEANS A LOT
 indizi nelle immagini degli album


I Yesterday and Today, "Butcher Cover" - 
14 giugno 1966 I
È la prima versione dell’album Yesterday and Today, una raccolta di canzoni assemblata dalla Capitol nel 1966. 
In essa sono raffigurati i Beatles con grembiuli da macellaio (per questo è conosciuta come "Butcher cover", o copertina del macellaio), bambole smontate e molti pezzi di carne macellata.
Sul braccio di Paul è appoggiata una dentiera (i denti che Paul avrebbe perso nell’incidente) e George regge una testa di bambola accanto a Paul, a simboleggiare le ferite riportate al capo nel fatidico incidente.
Paul indossa un orologio che, se guardato con una lente di ingrandimento, segnerebbe l’ora dell’incidente mortale: le 5 di mattina. 
Questa copertina venne subito ritirata dal mercato poiché giudicata troppo cruenta e fu sostituita con quella che segue.


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Yesterday and Today
 - 20 giugno 1966 I
In questa posteriore versione dell’album Paul è fotografato all’interno di un baule. Secondo i complottisti girando la copertina di 90 gradi verso sinistra Paul sembrerebbe stare in una bara.
Non bastasse, questa è la prima volta nelle foto ufficiali dei Beatles in cui si può osservare una cicatrice sul labbro superiore di Macca.
 
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I Revolver - 5 agosto 1966 I
Delle quattro facce in copertina, quella di Paul guarda altrove rispetto alle altre tre. Avvisaglia che il bassista si è allontanato dal gruppo. 
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I A Collection Of Beatles Oldies (But Goldies)
 - 10 dicembre 1966 I
Un disegno stile anni ˈ20 per una nuova raccolta di successi dei Fab4. Cosa c’è di strano? Un’automobile si dirige “pericolosamente” verso la testa del personaggio in primo piano: un “chiaro” riferimento all’incidente di Macca.
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I Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band - 1 giugno 1967 I
La copertina inscenerebbe una cerimonia funebre, con un numeroso pubblico in piedi davanti a una fossa, su cui dei fiori, oltre a formare la parola Beatles, delineano anche un basso per mancini (proprio come quello usato da Paul). 
Inoltre, dopo la parola Beatles composta con i fiori, un altro gruppo di fiori sembra comporre una lettera O, anche se più piccola. In inglese il tutto si leggerebbe "Be at Leso". "Leso" sarebbe la contrazione della parola "Lesotho", un’isola confinante con il Sudafrica, dove Paul sarebbe stato segretamente sepolto. 
A destra una vecchietta ha una bambola appoggiata sulle ginocchia e indossa sulla mano sinistra un guanto da automobilista macchiato di un liquido rosso che sembrerebbe sangue. La bambola a sua volta reca in grembo un’automobile (chiaramente una Aston Martin, come quella di Paul) che si dirige verso la parola Stones (pietre). Guardando da vicino (molto, molto vicino) è possibile rendersi conto che l’interno dell’automobile è rosso. Rosso sangue. Il sangue di Paul. Paul è l’unico a reggere un oboe nero e ha una mano sopra la testa (per alcune popolazioni asiatiche antico simbolo di morte). A terra, sulla destra, un televisore spento suggerirebbe che la notizia della tragedia è stata celata ai mezzi di comunicazione. 
Prendendo uno specchio e appoggiandolo perpendicolarmente fra le parole "Lonely" e "Hearts", succedono due cose strane: si formano le due frasi "1 ONE 1" e "HE DIE". Le tre cifre "1 1 1" simboleggerebbero i tre Beatles superstiti mentre "he die", anche se frase non del tutto corretta a livello grammaticale, significherebbe “LUI MUORE”. Inoltre si delinea una freccia fra le parole "HE" e "DIE", che ovviamente punta verso McCartney. 
 
Sulla copertina compare anche un gruppo di statue di cera raffigurante i Beatles affranti con indosso abiti neri. La statua che rappresenta Paul poggia la propria mano sulla spalla di un compagno per consolarlo. 
All’interno del disco si vedono i Beatles seduti: Paul sta proprio nella posa in cui i Celti seppellivano i morti e sulla manica sinistra della sua uniforme è presente un distintivo, con la scritta "O.P.D.", sulla quale si è ampiamente discusso. Le due interpretazioni più note sono che O.P.D. sarebbe niente meno che l’abbreviazione di "Officially Pronounced Dead" ("Ufficialmente Dichiarato Morto") e "Ontario Police Department" (il Dipartimento di Polizia in cui avrebbe servito Campbell, uno dei presunti sosia). 
Sul retro della copertina, dove Paul è l’unico fotografato di spalle, compaiono i testi delle canzoni, sovrapposti a un’immagine del quartetto. George indica con il dito la frase "At five o’clock" ("Alle cinque"), proprio l’ora del presunto incidente. Accanto alla testa di Paul stanno le parole "Without you" ("Senza di te").
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I Magical Mystery Tour
 - 27 novembre 1967 I
La parola Beatles formata con le stelle che appare sulla copertina, guardata allo specchio, svela un numero di telefono: 2317438. Si dice che negli anni '60 a Londra chiamando quel numero si ascoltasse una voce registrata che diceva "Ti stai avvicinando". Ma a cosa mai si riferiva? Avvicinandosi a cosa? Alla verità? 
In quest’album appare il celebre tricheco di I Am The Walrus, oggetto di svariate speculazioni. Nella mitologia eschimese il tricheco è un simbolo di morte. In quella greca indica una salma. Anche se è Lennon a cantare "Io sono il tricheco", nel booklet dell’album un tale Little Nicola dice "No, you’re not" ("No, non sei tu"). 

Nel libretto fotografico allegato al disco Paul compare seduto a una scrivania su cui è posato un cartello che dice" I was" ("Io fui"). Alle sue spalle stanno delle bandiere britanniche piegate a lutto, come si usa nei funerali militari. A pag 5, 10 e 13 del libretto Paul non indossa le scarpe (e in alcune culture i morti si seppelliscono senza le scarpe). Sulla batteria di Ringo a pag. 13 si legge "LOVE the 3 Beatles" ("amate i 3 Beatles"). A pag. 23 Paul è l’unico a indossare un fiore nero all’occhiello mentre gli altri lo hanno rosso. A pag. 18 e 24 ci sono delle mani sulla testa di Paul. 
Osservando il retro di copertina, girato di lato, e lasciando che gli occhi vadano fuori fuoco, sembra apparire l’acronimo "R.I.P.".
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I The Beatles (White Album) - 22 novembre 1968 I
Nel poster all’interno dell’album (a pag. 18 nel libretto del CD) compare un individuo che si dice sia proprio il famoso sosia di Paul prima della chirurgia plastica.
A pag. 3 del booklet del CD c’è una foto di Paul immerso in una vasca da bagno: la posizione della testa di Paul e la schiuma di sapone attorno suggeriscono la macabra scena della sua decapitazione. 
E in un’altra foto due mani scheletriche alle spalle di Paul sembrano volerlo afferrare.


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I Yellow Submarine - 
13 gennaio 1969 I
Anche su questa copertina una mano (che fa le corna) compare sopra la testa di Paul. E inoltre: se il sottomarino fosse una bara e la collina il cumulo di terra in cui il feretro giace sepolto?
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I Abbey Road - 
26 settembre 1969 I
Il gruppo attraversa la strada in fila e gli abiti suggeriscono una processione funebre: John vestito di bianco a rappresentare un sacerdote o persino un angelo, Ringo con un completo nero che potrebbe far pensare al portatore della bara, Paul scalzo, fuori passo rispetto agli altri, con gli occhi chiusi, tiene la sigaretta con la destra (pur essendo mancino) e George in jeans come becchino, in abiti da lavoro per scavare la fossa.

Sulla targa della Volkswagen parcheggiata a sinistra, si legge LMW281F. 281F viene interpretato come “28 anni se fosse ancora vivo”. Il resto della targa, LMW, è stato letto come "Linda McCartney Widowed" ("Linda McCartney vedova") o "Linda McCartney weeps" ("Linda McCartney piange").
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I Let it be - 8 maggio 1970 I 
Sulla copertina, Paul guarda in direzione diversa dagli altri ed è l’unico ad apparire su uno sfondo di colore rosso. 

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PLAYING WITH: THE WORD
indizi nei testi

I She Said, She Said  - Revolver, 1966 I
Un passaggio nel testo dice "I know what it’s like to be dead (So cosa vuol dire essere morto". 
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I Taxman - Revolver, 1966 I
Harrison canta "If you drive a car e if you get too cold" ("Se guidi un’auto e se hai troppo freddo", ma è stato anche interpretato come “Se diventi troppo freddo”, freddo come un cadavere). 
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I Got To Get You Into My Life - Revolver, 1966 I
Paul canta "I took a ride, I didn’t know what I would find there" ("Andai a farmi un giro, non sapevo cosa avrei trovato") e "Then I suddenly see you” (all’improvviso ti vedo). Entrambi i versi si riferirebbero al suo fatale giro in macchina e al suo incontro con Rita. O, perché no, con la morte. 
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I Eleanor Rigby - Revolver, 1966 I
Il testo recita "Father McKenzie, writing the words of a sermon that no one will hear [...] wiping the dirt from his hands as he walks from the grave" ("Padre McKenzie, che scrive le parole di un sermone che nessuno ascolterà [...] pulendosi le mani mentre si allontana dalla tomba"). Entrambi i versi farebbero riferimento al funerale segreto di Paul, al quale "Nobody came" ("Non venne nessuno"). C’è chi sostiene che il funerale di Paul fu ufficiato proprio da un certo Padre McKenzie. 
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I Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band  - Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band, 1967 I
Paul in apertura presenta un certo Billy Shears. Billy è il diminutivo di William (il nome attribuito al suo sosia) e Billy Shears può essere interpretato come una sorta di gioco di parole: "Billy’s here" ("Billy è qui"). 
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I Lovely Rita - Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band, 1967 I
Probabilmente questa canzone ha dato vita al nome dell’autostoppista. Tratta di automobili e di uno sguardo scambiato con la protagonista del brano. 
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I A Day In The Life - Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band, 1967 I
Il testo recita "He didn’t notice that the lights had changed" (non si è accorto che la luce del semaforo era cambiata), "He blew his mind out in a car" (si è fatto saltare le cervella in macchina), "They’d seen his face before" (la gente aveva già visto il suo volto). In realtà il riferimento del brano, scritto a quattro mani da Lennon e McCartney, è all’incidente automobilistico che nel 1966 costò la vita a Tara Browne, erede dei birrai irlandesi Guinness e amico di Paul. 
Il frammento finale del pezzo, chiamato "The Inner Groove", ripete in continuazione "Never Could Be Any Other Way" (Non c’era altra soluzione), di certo riferendosi al nascondere al mondo la verità. 
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I I Am The Walrus - Magical mystery Tour, 1967 I
Come già detto, il tricheco sarebbe, secondo la mitologia eschimese, un simbolo di morte. È Lennon a cantare “Io sono il tricheco”, ma nel booklet dell’album un certo Little Nicola dice "No, you’re not" ("No, non sei tu"). 
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I Hello Goodbye - singolo 1967 I
Si vocifera ci sia una sorta di derisione rivolta al sosia di Paul nei versi "You say goodbye, I say hello" ("Tu dici addio, io dico ciao"), a significare: “Tu esci di scena, io entro”. 
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I Strawberry Fields Forever - singolo, 1967 I
Che Lennon, alla fine della canzone, dica "I buried Paul" ("Ho sepolto Paul") invece di "Cranberry sauce" ("Salsa ai mirtilli")? 
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I Glass Onion - White Album, 1968 I
Glass Onion è il termine con cui si indicano le bare di vetro. Non a caso il testo dice "Here’s another clue for you all the walrus was Paul" ("Ecco un altro indizio per voi tutti il tricheco era Paul"), frase che, secondo interpretazioni più convenzionali, si prenderebbe gioco dei fan alla ricerca di indizi nascosti nelle opere dei Beatles. 
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I Don’t Pass Me By - White Album, 1968 I
Ringo canta "You were in a car crash and you lost your hair" ("Hai avuto un incidente d’auto e hai perso i capelli"). 
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I She Came In Through the Bathroom Window - Abbey Road, 1969 I
Un verso è stato letto come un riferimento alla vecchia vita del sosia William: "So I quit the police department and got myself a steady job" ("Così lasciai il dipartimento di polizia e mi trovai un lavoro fisso"). 
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I Come Together - Abbey Road, 1969 I
John canta "One and one and one is three" ("Uno più uno più uno fa tre"): tre, come i Beatles restati. In un altro John dice "Got to be good-looking ‘cause he’s so hard to see" ("Bisogna renderlo presentabile perchè così è difficile guardarlo"). Lui chi? Paul sfigurato dall'incidente o il sosia che ancora non è troppo somigliante? 

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GET BACK
indizi nella musica ascoltata “alla rovescia"

Se tutto questo ancora non bastasse a convincervi, sembra che i brani dei Beatles contengano anche dei messaggi audio subliminali. I messaggi subliminali di tipo acustico possono essere di due tipi: rovesciati (backmasking) o bifronti.
I messaggi rovesciati altro non sono che parole registrate che vengono poi capovolte ed inserite nel brano musicale. Ascoltando la canzone si sente un groviglio di suoni o di rumori privi di senso, facendo però scorrere lo stesso brano “alla rovescia” diventa possibile ascoltare frasi di senso compiuto.
Nei messaggi bifronti, invece, la frase al contrario non è letterale (arco-ocra) ma vocale. Ascoltando normalmente la canzone si odono frasi di senso compiuto ma facendo scorrere il nastro al contrario si sentono frasi diverse ma altrettanto chiare.

I Help! - Help!, 1965 I
Il passaggio "I never needed" ascoltato al contrario suonerebbe "Now we need a member" ("Ora abbiamo bisogno di un elemento"). 
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I A Day in The Life - Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band,1967 I
Il frammento finale della canzone, chiamato "The Inner Groove", ripete in continuazione "Never Could Be Any Other Way" (Non c’era altra soluzione). Ma al rovescio questa frase sembrerebbe dire "Will Paul Be Back as Heaven?" ("Tornerà Paul come in paradiso?"). 
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I I Am The Walrus - Magical Mystery Tour, 1967 I
Si sente una voce in sottofondo che, riprodotta al contrario, sembrerebbe dire "Ha ha, Paul is dead" ("Ha, ha, Paul è morto"). 
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I Revolution #9 - White Album, 1968 I
Comincia con una voce che scandisce tre volte la frase "Number nine" che, ascoltata al contrario suonerebbe "Turn me on, dead man" ("Eccitami, uomo morto"). 
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I I’m So Tired - White Album, 1968 I
Alla fine una voce ascoltata al contrario sembrerebbe dire "Paul is dead man: miss him, miss him, miss him!" ("Paul è morto: mi manca, mi manca, mi manca!"). 
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I Glass Onion - White Album, 1968 I
Se la canzone viene ascoltata al contrario, si può sentire "Paul took the wrong road" ("Paul prese la strada sbagliata"). 
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I Get Back - singolo, 1969 I
Facendo scorrere la musica alla rovescia durante il ritornello si potrà sentire "Help me, help me, I need some wheels" ("Aiuto, aiuto, ho bisogno di copertoni"), riferito all’incidente stradale. 
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I Let It Be - Leti t Be, 1970 I
Se si ascolta al contrario il ritornello del brano, è possibile percepire la frase "Hes been dead" ("Lui è morto").

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WHAT GOES ON
indizi nei video

A circa metà del video, in corrispondenza alle parole "Sitting in an english garden" ("Seduto in un giardino inglese", allusione ad un cimitero secondo i complottisti) si vedono prima i Beatles che indicano qualcosa, poi un primo piano di Paul con gli occhi chiusi e subito dopo, la scena si allarga e si vede sfrecciare sullo sfondo una macchina bianca in lontananza la cui traiettoria “attraversa” la testa di Paul. Sempre ai sostenitori del PID piace sottolineare che non a caso lo stesso accade anche nei primi fotogrammi del videoclip della canzone Strawberry Fields Forever.
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I Blu Jay Way I
Durante la canzone "Blue Jay Way" appare per qualche istante l’immagine di un cadavere senza testa che reca la scritta sul petto "Magical Mystery Boy". La si può vedere a 3 minuti e 17 secondi dall'inizio del filmato.

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HERE THERE AND EVERYWHERE
indizi dopo lo scioglimento dei Beatles



C’è chi sostiene che i Beatles continuarono a seminare indizi anche in seguito allo scioglimento del gruppo.
Sulla copertina del primo album da solista di Paul McCartney, intitolato "McCartney", è raffigurata una tazza vuota, con delle ciliegie sparse sul tavolo sul quale la ciotola è posata. Si capisce perfettamente che la tazza aveva originariamente contenuto le ciliegie. Infatti è presente ancora del succo rosso al suo interno.
Cosa centra tutto questo con il PID? Ebbene, esiste un vecchio proverbio inglese che recita "La vita è come una tazza piena di ciliegie" e, dato che la tazza è vuota, la vita di Paul è terminata. 
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Il video mostra scene di vita inglese e della band, ma lo fa dal punto di vista di un particolare osservatore: un volatile. 
A circa un minuto e 20 secondi dall’inizio del filmato, tre Beatles attraversano di corsa una strada, dove è parcheggiata una macchina nera molto somigliante ad un carro funebre con le porte posteriori spalancate.
Poi compaiono John, George e Ringo vestiti di nero e Paul vestito di rosso (riferimento al sangue).
Si vede poi una macchina della polizia sul cui vetro è possibile osservare un riflesso delle fronde di un albero, nel quale i sostenitore del PID dicono di vedere il volto del cadavere di Paul. Segue la scena di un violento incidente di una vettura sportiva.
Verso la fine del video, dopo una sequenza in un cimitero (dove compare Martha, il cane di Paul, e in una piccola cappella si vede un cartello con la scritta "Sgt. Pepper"), prima dell’apparizione di Paul McCartney saltellante sull’attraversamento pedonale di Abbey Road, la ripresa scorre presso una tomba con scritto il nome "Eleanor Rigby", già titolo dell’omonimo brano presente nell’album "Revolver" del 1966, che si riferirebbe al funerale segreto di Paul.
Infine, quando termina la canzone si sente un ennesimo borbottio da parte di Lennon dal significato indecifrabile che, a detta di alcuni, conterrebbe un altro messaggio nascosto. 
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I Anthology 3 I



La copertina del terzo volume dell’Anthology, terzo ed ultimo doppio CD della serie "Anthology" che contiene i brani del periodo dal 1968 al 1970, uscito nel 1996, ritrae i volti dei Beatles come sulla copertina di "Let It Be", tuttavia mentre le foto di John, George e Ringo sono proprio quelle utilizzate per l’album del 1970, la foto di Paul è stata sostituita da quella presente sull’album Rubber Soul. Che si sia voluto inserire un’immagine del “primo”, autentico, Paul? 
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I All Things Must Pass I

La canzone "It’s Johnny’s Birthday", pubblicata nel primo album da solista di George Harrison, "All Things Must Pass" uscito nel 1970, fatta scorrere al rovescio sembrerebbe dire "He never wore his shoes, We all know he was dead" ("Non portava mai le scarpe, tutti sappiamo che era morto"), un richiamo alla copertina di Abbey Road. 

Fonti on-line per ulteriori indizi sul PID con video immagini e altro e per l'ascolto dei brani alla rovescia.